Cos’è il pensiero laterale, perché è importante conoscerlo.
Il pensiero laterale si può considerare il ponte tra il pensiero lineare ed associativo ed il pensiero sferico (cioè il pensiero olistico per cui si ha la capacità di vedere simultaneamente ogni lato di un problema e comprenderlo su ciascuno dei possibili livelli.).
Il pensiero lineare si basa su quelle che sembrano le idee o soluzioni più ovvie, seguendo un ragionamento preciso e logico, spesso appositamente costruito e basato su modelli precostituiti.
Il pensiero laterale parte dall’osservazione del problema da ogni direzione, è un processo mentale che lascia libero il pensiero ded
uttivo, capace di generare idee nuove e anche improbabili, per raggiungere soluzioni alternative e innovative.
L’esempio che può tornarci in mente quando parliamo di pensiero laterale è Sherlock Holmes, il leggendario detective.
Egli nelle sue innumerevoli avventure si ritrovava di fronte ad enigmi e problemi apparentemente insolubili e ci stupiva sempre con la sua proverbiale capacità di trovare la soluzione.
Abile nell’osservare, nel lasciare da parte più possibile i pregiudizi, nel non dare per scontata nemmeno la realtà, senza fare presupposti, guardava le situazioni e i fatti da ogni angolazione.
Come andare oltre un problema aiutandoci col pensiero laterale.
“Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema… (cit.)”
Utilizzare il pensiero laterale non è sinonimo di essere più intelligenti di qualcuno, anche questo è una tecnica che va conosciuta e allenata.
Questo modo di pensare aiuta a vedere la realtà in modo diverso, sviluppando maggiormente le potenzialità per raggiungere consapevolezza ed equilibrio verso noi stessi e ciò che ci circonda.
Per gli Chef di Se Stessi utilizzare il pensiero laterale lascia spazio alla creatività, alla dinamicità della mente e delle idee che possono scaturire.
Ricetta Pratica – quando sei di fronte ad un ostacolo che vuoi superare o far evolvere:
- inizia ad osservare e a scomporre il problema o la situazione in tanti elementi,
- poi, seguendo le tue intuizioni ed idee, inizia a distaccarti dal controllo rigido del pensiero lineare e…
- seguendo un modello apparentemente casuale, arriverai a visioni diverse della situazione e avrai così la possibilità di trovare soluzioni molteplici.
Io personalmente, quando voglio agevolare il mio pensiero laterale e mi accorgo che non mi riesce bene, piego la testa da una parte, perché mi sembra che possa essere utile scuotere un po’ il cervello verso appunto la parete laterale! (spesso funziona!).
Andare oltre le nostre convinzioni limitanti.
Il passo fondamentale che ci aiuta a fare l’utilizzo del pensiero laterale è quello di mettere da parte il problema, perché se ci concentriamo solo sul problema non riusciremmo ad andare oltre al problema stesso.
“Dimenticando” il problema, valutando invece i fatti, attraverso l’osservazione da ogni parte, lasciando scorrere le idee, diventiamo mentalmente più liberi, aiutandoci a raggiungere i nostri obiettivi.
La cosa importante è renderci conto della necessità di lasciare da parte le nostre convinzioni preconcette, tutto ciò che è pregiudizio.
Frasi come: “è così perché l’ho già vissuto, non potrà essere diversamente”, “sono così, non posso farci nulla”… sono per noi limitanti.
Il Coaching è molto utile in questo approccio, ci si focalizza sulla soluzione. sul “desiderato”, sul come raggiungerlo.
Diamoci la possibilità di essere liberi, di evolverci e di cambiare, per diventare ed essere ogni giorno Chef di Se Stessi.